Un unico filo conduttore per due ambienti suggestivi del 1500: la cultura. E’ la conoscenza, infatti, alla base del progetto degli affreschi sul Giudizio Universale di Luca Signorelli nella Cappella Nova del Duomo di Orvieto. E lo stesso spirito, letterario e filosofico, si ritrova all’interno della Libreria Alberi con un altro ciclo di personaggi illustri, secondo la tradizione consolidata nel corso del Rinascimento.
A guidarci, in questo percorso iconografico, e’ Alessandra Cannistra’, curatrice del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, che ci mostra in anteprima per il Tg la Libreria del Canonico umanista Antonio Alberi (1423 – 1505), con i suoi volumi antichi e il ciclo di personaggi, a ricordare gli interessi del committente.
Mentre nella Libreria si illustra un percorso di conoscenza attraverso i ritratti degli autori delle opere, nella sottostante Cappella San Brizio del Duomo il percorso e’ per la salvezza dell’anima.
A sinistra, vestiti di nero, autoritratto di Luca Signorelli e del Beato Angelico
Quattro lunette raffiguranti il Giudizio Universale e ritratti di personaggi. Si inizia da sinistra con la predica dell’Anticristo, dove si riconoscono, vestiti di nero il Signorelli e il Beato Angelico (che inizio’ i lavori nel 1447). Questa lunetta ispiro’ l’elaborazione della teoria del complesso di Edipo di Freud, assiduo frequentatore di Orvieto.
Dopo il passaggio con gli angeli musicanti in Paradiso della seconda lunetta, si arriva all’Inferno, il piu’ citato dal punto di vista iconografico: Michelangelo conosceva bene questi affreschi, perche’ ci sono dei richiami nella Cappella Sistina. Qui c’e’ un diavolo con le ali che porta sulle spalle una donna con i capelli lunghi e l’aria da cortigiana; si dice che quella fosse l’amante del Signorelli.
Inferno
Nell’ultima lunetta viene rappresentata la resurrezione della carne con un’architettura di figure costruita sull’uomo: “Si tratta di figure che danno senso allo spazio – ci spiega la curatrice – e che anticipano il lavoro di studio scientifico della figura umana di Leonardo”. In tutta la Cappella e’ raffigurata, poi, la letteratura con un ciclo di uomini illustri, tra cui spicca Dante.

Questo percorso fa parte di una mostra sul Signorelli, che attraversa l’Umbria (Citta’ di Castello – Perugia – Orvieto). E’ possibile visitarla fino al 26 agosto 2012. Da sabato 21 aprile, la Libreria sara’ aperta per la prima volta al pubblico.

Scritto da:

Isabella Schiavone

Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 - Speciali, infine nella redazione Ambiente - Società - Sport come caposervizio.

Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.

Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.

Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l'Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L'Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l'online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.

Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1. 

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un'inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 - Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis - Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell'Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell'Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori. 

Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone (quando ancora non aveva neanche lo zoom), andati in onda su Rai Uno.

A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d'esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d'autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio "Un libro per il cinema", dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall'Isola del Cinema di Roma.

A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.

Ho insegnato "Teoria e tecnica del giornalismo televisivo" all'Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.

Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell'attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego, nell'ambito del Master universitario di II livello "Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze" (110 e lode). Pratico meditazione Vipassana dal 2013 con Neva Papachristou e Corrado Pensa presso l'Ameco di Roma, con esperienze di intensivi e ritiri residenziali. Dal 2019 pratico anche il Tai Chi Chuan stile Yang.  Conduco gruppi di meditazione in presenza e online.