Piromani, siccita’ e caldo africano continuano ad incendiare l’Italia.  Ancora non siamo arrivati a settembre e il bilancio sui roghi e’ gia’ drammatico: 5 morti, 840 incendi solo nell’ultima settimana, 35mila ettari di bosco andati in fumo  nell’ultimo anno.

Ma quello che non consideriamo, e’ che gli effetti degli incendi li vedremo soprattutto in futuro: ecosistemi distrutti, terreni produttivi per l’agricoltura che spariscono insieme ai paesaggi, territori devastati e sottoposti a rischi sempre maggiori di frane e alluvioni.  

“Quando la vegetazione brucia – ci spiega Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi – non c’e’ piu’ la sua azione di drenaggio delle acque, viene meno l’azione di traspirazione delle piante e la loro capacita’ di trattenere il terreno sottostante”.

Molti disastri di natura idrogeologica, documentati dalle inchieste dello scorso inverno anche su questo blog, hanno origine nei roghi degli anni precedenti.

Non solo: c’e’ anche l’allarme animali. Una vera e propria strage, denuncia la Coldiretti: 14 milioni di animali, tra mammiferi, uccelli e rettili spariscono insieme ai boschi che popolavano.

“Ogni ettaro di macchia mediterranea – precisa la Coldiretti – e’ popolato in media da 400 animali, ma anche da una grande varieta’ di vegetali, che dopo gli incendi vanno persi: boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro”.

Nei boschi distrutti, per lungo tempo, non si potra’ raccogliere la legna, ma anche i tartufi, i piccoli frutti, i funghi, le erbe aromatiche. Si impoverisce il polmone verde dell’Italia (che conta circa 200 alberi per ogni italiano), ma si perdono anche quegli hobby tanto salutari, che ci fanno ricordare quanto prezioso sia il rapporto con la natura.

Anche raccontare la favola di Cappuccetto Rosso a figli o nipoti diventera’ piu’ triste, pensando al bosco che non c’e’ piu’.

Scritto da:

Isabella Schiavone

Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 - Speciali, infine nella redazione Ambiente - Società - Sport come caposervizio.

Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.

Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.

Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l'Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L'Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l'online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.

Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1. 

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un'inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 - Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis - Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell'Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell'Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori. 

Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone (quando ancora non aveva neanche lo zoom), andati in onda su Rai Uno.

A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d'esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d'autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio "Un libro per il cinema", dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall'Isola del Cinema di Roma.

A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.

Ho insegnato "Teoria e tecnica del giornalismo televisivo" all'Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.

Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell'attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego, nell'ambito del Master universitario di II livello "Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze" (110 e lode). Pratico meditazione Vipassana dal 2013 con Neva Papachristou e Corrado Pensa presso l'Ameco di Roma, con esperienze di intensivi e ritiri residenziali. Dal 2019 pratico anche il Tai Chi Chuan stile Yang.  Conduco gruppi di meditazione in presenza e online.