Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 - Speciali, infine nella redazione Ambiente - Società - Sport come caposervizio.
Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.
Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.
Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l'Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L'Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l'online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.
Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1.
Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un'inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 - Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis - Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell'Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell'Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori.
Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone (quando ancora non aveva neanche lo zoom), andati in onda su Rai Uno.
A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d'esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d'autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio "Un libro per il cinema", dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall'Isola del Cinema di Roma.
A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.
Ho insegnato "Teoria e tecnica del giornalismo televisivo" all'Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.
Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell'attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego, nell'ambito del Master universitario di II livello "Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze" (110 e lode). Pratico meditazione Vipassana dal 2013 con Neva Papachristou e Corrado Pensa presso l'Ameco di Roma, con esperienze di intensivi e ritiri residenziali. Dal 2019 pratico anche il Tai Chi Chuan stile Yang. Conduco gruppi di meditazione in presenza e online.
Ho visto anche lo speciale di Telecamere Sanità con Anna la Rosa domenica sera perchè io solo di notte ho la facoltà di vedere programmi interessanti ( repliche). Il problema del sovraffolamento degli ospedali per un paese che si invecchia sempre di più dovrebbe essere affrontato. Ci sono medici di base che non fanno il loro lavoro ( il mio ha la segretaria….ma de che? perchè nel pomeriggio fà il dentista)e che presi nel momento clou ti dicono semplicemente "allora vada al pronto soccorso". E al Pronto Soccorso che inizia la trafila tra codici rossi, gialli, bianchi e di ogni colore possibile….forse il codice nero non è incluso "lei è morto signore…non se ne è reso conto?"
Mi è capitato di arrivare al pronto soccorso e trovare gli infermieri arrabbiati perchè la mia urgenza non gli avrebbe permesso di vedere la gara di Formula uno programmata nella stanza attigua. Ecco Anna La Rosa nel suo viaggio tra quelle barelle ha saputo portare tanta speranza ma ha tolto le immagini crude quelle delle quali ha parlato poi in studio: una signora con un enfisema polmonare schiaffata in una stanza con oltre 12 persone con la mascherina dell'ossigeno che le era caduta a terra e che non sapeva come recuperare. L'uomo con l'aneurisma all'aorta relegato su di una sedia in attesa di essere operato. No non ci può essere rassegnazione quando viene lesa la dignità umana….brava Isabella!!!
Grazie Velia. E' triste quello che racconti. Purtroppo sembra ci sia, in questo Paese, una totale incapacita' di considerare l'essere umano e la cosa pubblica con dignita' e rispetto. Io credo che non bisogna arrendersi ed agire secondo coscienza sempre, anche quando tutto sembra capovolto: valori, certezze, correttezza. Siamo sempre noi a fare la differenza.