La gentilezza a volte si materializza. Prende la forma di un sorriso, del tono di voce, di un’atmosfera che avvolge. Oggi, per i festeggiamenti del Vesak all’A.Me.Co. di Roma, insieme all’Ambasciata dello Sri Lanka, la gentilezza si è manifestata in ogni sua forma. Nei volti sereni e pacifici dei padroni di casa, nelle parole di Neva Papachristou, di Stefano Bettera, presidente Ebu, e dell’Ambasciatore dello Sri lanka in Italia, S.E. Jagath Wellawatte. Negli occhi dei monaci, nel cibo offerto, nei canti condivisi. Una comunità che si è ritrovata per ricordare e celebrare tre momenti fondamentali della vita del Buddha: nascita, illuminazione e morte. E che lo ha fatto in spirito interreligioso, con un messaggio da parte del Vaticano: lavorare insieme per la pace attraverso la riconciliazione e la resilienza.

“Mai più la guerra, mai più la guerra! E’ la pace, la pace, che deve guidare il destino delle nazioni di tutta l’umanità!”, l’appello di Papa Paolo VI nel suo discorso del 1965 alle Nazioni Unite. L’obiettivo comune è quello di rafforzare l’impegno per porre fine all’odio e al desiderio di vendetta che portano alla guerra, ricordando le parole di Desmond Tutu:

“Perdonare e riconciliarsi non significa fingere che le cose siano diverse da come sono. Non si tratta di darsi pacche sulle spalle a vicenda e di chiudere un occhio sul male. La vera riconciliazione mette a nudo l’orrore, l’abuso, il dolore, il degrado, la verità”.

E se il Buddha, nel Dhammapada, ha tramandato la saggezza senza tempo secondo cui “in questo mondo l’odio non si placa mai con l’odio. Si placa solo con l’amorevolezza”, San Paolo, facendo eco all’appello di Gesù – nel Vangelo di Matteo – per un perdono senza limiti, esorta i cristiani ad abbracciare il ministero della riconciliazione iniziato da Dio in Cristo.

Camminare insieme per la pace è possibile. Individuiamo il bene, ciò che nutre e sorregge, e perseguiamolo senza paura. Come dice Papa Francesco: “la riconciliazione riparatrice ci farà risorgere e farà perdere la paura a noi stessi e agli altri”.

E’ l’amore che ci fa risorgere, ci dà speranza e ci illumina.

 

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Isabella Schiavone

Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso la redazione discipline olimpiche e paralimpiche di Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 – Speciali, infine nella redazione Ambiente – Società – Sport come caposervizio.

Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.

Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.

Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l’Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L’Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l’online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.

Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1.

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un’inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 – Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis – Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell’Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell’Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori.

In oltre 20 anni ho realizzato, per il Tg1, numerose inchieste e reportage di denuncia sociale.

Ho insegnato “Teoria e tecnica del giornalismo televisivo” all’Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.

Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone, andati in onda su Rai Uno.

A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d’esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d’autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio “Un libro per il cinema“, dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall’Isola del Cinema di Roma.

A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.

E’ di maggio 2024 il saggio “Pratico, ergo sum” (Mimesis Edizioni), con prefazione di Vito Mancuso, una guida gentile per rivoluzionare la società con la meditazione e il Tai Chi Chuan.

Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell’attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego – in collaborazione con Italia Mindfulness – nell’ambito del Master universitario di II livello “Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze” (110 e lode).
Conduco gruppi di meditazione in presenza e online. Le mie aree di intervento sono: protocollo Mbsr, mindfulness aziendale, interventi mindfulness based individuali. Organizzo eventi di pratica con diverse realtà, tra cui Italia Mindfulness.

Pratico meditazione Vipassana da quasi un ventennio con Neva Papachristou e Corrado Pensa. Partecipo regolarmente ad intensivi e ritiri residenziali di varia lunghezza. Nel corso degli anni ho partecipato a numerosi ritiri di meditazione e ho seguito gli insegnamenti di diversi maestri tra cui Mario Thanavaro, Dario Doshin Girolami, Pablo D'Ors, Frank Ostaseski, Henk Barendregt, Ajahn Chandapalo.

Dal 2019 pratico Tai Chi Chuan stile Yang con Anna Siniscalco e dal 2023 Yoga con Silvia Mileto.