Un classico dei contorni di verdure, adatto a tutti, vegetariani e non. Ovviamente e’ preferibile usare verdure di stagione (quelle di questo periodo, fino a dicembre, sono: bietole, broccoli, carciofi, carote, cavolfiori, cavoli, cicorie, finocchi, insalate, melanzane e peperoni solo fino alla fine di ottobre, patate, porri, radicchi, sedani, spinaci, zucche).

Qui ho usato: melanzane, zucchine, carote, pomodori ciliegino, porro. Mettete a bollire l’acqua, alla quale aggiungerete del brodo granulare vegetale, rigorosamente biologico: sostanzialmente, un aggregato di verdure e spezie senza glutine e glutammato.

  • E qui, e’ doveroso aprire una parentesi sul glutammato monosodico. Si tratta del sale dell’acido glutammico, che è un aminoacido naturalmente presente negli alimenti. Viene usato nella lavorazione di alcuni tipici prodotti alimentari come esaltatore di sapidità.
    Possiamo trovarlo dagli insaccati alle paste con il ripieno, dalle salse ai preparati per salse, dalle conserve vegetali agli snack, ed e’ la base dei dadi da cucina e dei preparati per brodo. Non esiste una dose giornaliera accettata, per l’Istituto Superiore di Sanita’, che lo considera quindi sicuro dal punto di vista sanitario, mentre Altroconsumo (rivista del comitato consumatori) lo considera un additivo sospetto, inutile e ingannevole. I potenziali sintomi ad esso associati vanno da una tensione generale soprattutto nella parte alta del corpo a tachicardia, nausea ed emicrania, dolore di testa. Io lo evito accuratamente, tanto non perdo nulla.

Ma torniamo alla nostra ricetta. Avete fatto cuocere qualche minuto prima le melanzane tagliate a cubetti con dell’olio evo, in una padella antiaderente. Avete aggiunto le altre verdure tagliate, le avete fatte cuocere qualche minuto e avete aggiunto un po’ di brodo granulare vegetale senza glutammato e glutine con l’acqua bollente.  Aggiungete i pomodorini ciliegino e fate cuocere ancora un po’, fino a che le verdure non saranno morbide e non si sara’ formato un sostanzioso sugo. Aggiustate di sale (di solito con il brodo vegetale non serve, ma non si sa mai…). Se vi piace, potete aggiungere a meta’ cottura del basilico spezzettato e, a fine cottura, del prezzemolo.

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Isabella Schiavone

Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 - Speciali, infine nella redazione Ambiente - Società - Sport come caposervizio.

Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.

Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.

Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l'Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L'Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l'online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.

Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1. 

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un'inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 - Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis - Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell'Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell'Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori. 

Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone (quando ancora non aveva neanche lo zoom), andati in onda su Rai Uno.

A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d'esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d'autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio "Un libro per il cinema", dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall'Isola del Cinema di Roma.

A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.

Ho insegnato "Teoria e tecnica del giornalismo televisivo" all'Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.

Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell'attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego, nell'ambito del Master universitario di II livello "Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze" (110 e lode). Pratico meditazione Vipassana dal 2013 con Neva Papachristou e Corrado Pensa presso l'Ameco di Roma, con esperienze di intensivi e ritiri residenziali. Dal 2019 pratico anche il Tai Chi Chuan stile Yang.  Conduco gruppi di meditazione in presenza e online.