Marina Mercantile di Genova. Qui si studia per diventare ufficiale. Tre figure sotto al comando. Primo, secondo, terzo ufficiale.
Cento uomini, tra ufficiali di coperta (60) e di macchina (40), ogni due anni ottengono qui il brevetto per imbarcare.
Sicurezza e capacità, certificati secondo parametri a cui tutti i paesi si adeguano per le regole sulla navigazione internazionale.
Insieme al Comandante Giorgio Pitacco, dell’Enteradar, simuliamo la navigazione. Di norma, accanto a noi, dovrebbero esserci un ufficiale di guardia, un timoniere e una vedetta. Solo per oggi facciamo un’eccezione.
Plancia virtuale. Consultiamo le carte geografiche, tracciamo la nostra rotta, iniziamo la navigazione. Destinazione fittizia, Copenaghen. Vogliamo capire i sistemi di allarme in caso di difficoltà. E allora, creiamo situazioni di pericolo.
Come dice il Comandante, non è facile che si verifichi una dose di eventi sfortunati nello stesso momento. Pur andandoseli a cercare. E infatti, ci mettiamo un po’ per trovarci in situazioni critiche.
Pi-pi-pi-pi-pi-pi-pi-pi-pi-pi. Sembra di essere arenati. Sotto a noi, l’imbarcazione trema. Scopriamo l’allarme fondale ecoscandaglio, quando sotto alla chiglia non c’è più l’acqua necessaria per la nave in sicurezza. Una serie di manovre e tutto torna nella norma.
Il Comandante ci spiega che, in situazioni simili, si lavora con il timone e con le macchine e non ci vogliono piu’ di dieci minuti per capire la situazione e decidere quale manovra fare.
Ancora pi-pi-pi-pi-pi-pi-pi-pi-pi. Questo e’ l’overload motori in sovraccarico. Un basso fondale o un passaggio sulla secca, e’ cosi’ che i motori fanno uno sforzo eccessivo e lanciano il segnale.
Sullo schermo davanti a noi, una nave in lontananza si fa sempre piu’ vicina… sembra quasi venirci incontro… Me-me-me-me-me-me-me-me-me… e’  partito l’Ais (Automatic Identification System), che aiuta ad identificare un’imbarcazione quando può rappresentare un pericolo.
L’Enteradar, che quest’anno compie 50 anni, fa corsi anche per la Costa Crociere.
Servono almeno 12 mesi di navigazione, oltre ai corsi, per diventare ufficiale. Altri 12 mesi di navigazione per diventare comandante, su rapporto fiduciario.
“Non mi sento di giudicare Schettino, sinceramente. E non ha senso fare un paragone con De Falco”, ci dice il Comandante. Siamo d’accordo. Fino a che non ci si trova nei panni degli altri, meglio tacere.

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Isabella Schiavone

Giornalista professionista, scrittrice, istruttrice Mindfulness. Da luglio 2022 vice caporedattrice presso Rai Sport. Dal 2002 a giugno 2022 al Tg1, prima ad Uno Mattina, poi come inviata a Tv7 - Speciali, infine nella redazione Ambiente - Società - Sport come caposervizio.

Appassionata di inchieste sociali, ambientali e di storie di vita. Impegnata nel terzo settore.

Sono laureata in Sociologia a La Sapienza di Roma, specializzata in Giornalismo alla Luiss Guido Carli. Ho frequentato un corso di perfezionamento per inviati in aree di crisi della Fondazione Cutuli, che mi ha portato in Libano e in Kosovo embedded.

Ho iniziato a lavorare presto nelle radio e nelle tv locali, ho scritto per l'Ansaweb, per Redattore Sociale e per il Gruppo L'Espresso, mossa anche dalla passione per la multimedialità e l'online. Ho avuto il primo contratto in Rai al Giornale Radio, ho lavorato nella redazione Esteri del Tg2 e a Rai Educational, quando ero ancora universitaria.

Ho condotto la rubrica Tendenze del Tg1. 

Ho vinto il Premio Luchetta Hrovatin nel 2006, con un'inchiesta sulla droga a Scampia andata in onda a Tv7 - Speciali Tg1. Ho ricevuto nel 2016 il Premio Pentapolis - Giornalisti per la Sostenibilità, in collaborazione con Ispra, Ministero dell'Ambiente, Lumsa e FNSI. A maggio 2017 un mio servizio andato in onda al Tg1, sul riconoscimento delle unioni civili, è stato premiato da Diversity Media Awards, grazie al lavoro dell'Osservatorio di Pavia, come miglior servizio andato in onda sulla diversità. A settembre 2018 ho ricevuto il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti nella categoria giornalismo. A maggio 2019 un mio servizio sull’autismo è stato candidato ai Diversity Media Awards. Da maggio 2022 sono Ambasciatrice Telefono Rosa per il mio impegno in difesa dei diritti delle donne e a sostegno dei minori. 

Amo e frequento l’Africa, dove ho realizzato due documentari autoprodotti, di cui uno girato con lo smartphone (quando ancora non aveva neanche lo zoom), andati in onda su Rai Uno.

A giugno 2017 è uscito il mio romanzo d'esordio, proposto al Premio Strega 2018, Lunavulcano (Lastaria Edizioni), i cui diritti d'autore sono devoluti in beneficenza in Africa. A settembre 2017 Lunavulcano ha vinto il Premio "Un libro per il cinema", dedicato alla memoria di Paolo Villaggio, organizzato dall'Isola del Cinema di Roma.

A settembre 2020 è uscito Fiori di Mango (Lastaria Edizioni), proposto al Premio Strega 2021.

Ho insegnato "Teoria e tecnica del giornalismo televisivo" all'Università di Tor Vergata e ho ricoperto il ruolo di docente, per i giornalisti, nel processo di digitalizzazione del Tg1.

Sono Istruttrice Mindfulness (o pratica dell'attenzione consapevole) e protocollo Mbsr (Mindfulness Based Stress Reduction) con diploma rilasciato da Sapienza Università di Roma e dal Center for Mindfulness della University of California of San Diego, nell'ambito del Master universitario di II livello "Mindfulness: pratica, clinica e neuroscienze" (110 e lode). Pratico meditazione Vipassana dal 2013 con Neva Papachristou e Corrado Pensa presso l'Ameco di Roma, con esperienze di intensivi e ritiri residenziali. Dal 2019 pratico anche il Tai Chi Chuan stile Yang.  Conduco gruppi di meditazione in presenza e online.