di Aida Antonelli

La cultura della birra dilaga, ovunque sorgono beer station, nelle enoteche come anche nei supermercati sono sempre di più le tipologie in commercio: la birra non delude le aspettative, è per tutte le stagioni (a dispetto dei luoghi comuni, che la vedono più adatta in estate), di grande versatilità negli abbinamenti e, oramai, apprezzata quanto il vino.

In questo periodo, mentre si procede piano verso la stagione calda, ci sono molti assaggi gradevolissimi da fare: le varietà di birre artigianali sono tante, complesse, di grande ampiezza aromatica e gustativa. La tipologia spiced ale, cioè a bassa fermentazione e con l’aggiunta di spezie e/o frutta nella preparazione, è perfetta per l’estate. Sono moltissimi i birrifici italiani che ne producono: il ventaglio di scelta che abbiamo è davvero molto ampio, perché spazia dalle bionde più comuni alle ambrate, passando anche per tonalità più chiare come il rosa. In commercio ad esempio ci sono birre di questa tonalità, accattivante, perchè ci sono i lamponi a conferire lo speciale accento aromatico. Estivo e profumatissimo. Queste birre sono  fresche e dissetanti, con una loro tipicità legata ai piccoli frutti rossi e alla primissima qualità di malti e luppoli pregiati utilizzati: c’è una birra di partenza, nella preparazione, scelta tra quelle mediante acide e leggermente alcoliche a cui vengono aggiunti una cascata di lamponi freschi – 100 grammi per litro – e infine fatte fermentare. Un assaggio speciale. Perfette per l’aperitivo, in accompagnamento a blinis ai gamberetti, crostini al salmone, bignè alla polpa di granchio serviti con crema di avocado; ma anche con plumcake salati, ad esempio con gli asparagi, o con flan alle verdure fino a spiedini semplici di alici, pomodoro e alici; da provare persino con sushi e sashimi, per gli amanti del Japanese food.
Oltre alla frutta, ci sono birre artigianali – spesso anche a certificazione biologica – che utilizzano diversi tipi di cereali e fino a 9 spezie diverse: sono di aspetto più opaco delle Ale, torbide secondo tradizione ma secche, con note fruttate e speziature decise. In cucina vengono usate per aromatizzare piatti delicati, ma si prestano anche ad abbinamenti di pesce e insalate. In generale, le birre speziate hanno un carattere più deciso delle precedenti. Le birre rosa, o lievemente ambrate – il colore di una birra dipende da malti e luppoli utilizzati e dalle materie prime, oltre che dal processo di fermentazione –hanno tonalità opalescenti e appena velate, una schiuma densa che è un piacere a guardarsi; un bouquet straordinario, che invita all’assaggio. Profumo di frutta, nettissimo. Poi note floreali in sottofondo, una leggera e piacevole sensazione di pepe macinato al momento, quello in grani bianchi o rosa ben più delicati del nero. Non c’è pungenza, ma una speziatura gentile, più morbida. Altre birre, prodotte con selezioni di malto diversi magari in blend, hanno una diversa impronta aromatica: alla dolcezza di un frutto troveremo allora la nota acidula di cedro e limone, addolcita da una striatura di miele d’acacia. Un equilibrio perfetto tra un amaro discreto e una dolcezza elegantemente esibita. Il corpo di queste birre è leggero, il finale fresco e pulito. Esaltano cous cous vegetariani, carpacci di mare, insalate di polpo e patate. Ottime come aperitivo, anche in abbinamento a piccoli coni di bresaola e caprino,  tempura di verdure e formaggi freschi.
 
Altra possibilità è scegliere tra le ottime birre bianche in commercio, sempre artigianali. Sono prodotte con il grano, ed hanno note olfattive che virano verso l’erbaceo e il balsamico, insieme a geranio ed erba cipollina. La scia fruttata è lieve, piuttosto si avvertono note di zenzero e pepe bianco. In bocca la struttura è notevole, piacevolissima. Sapori e aromi chiamano l’accostamento gastronomico con salmone (crudo o ai ferri) e ostriche. Un primo piatto che accompagna bene sono le trofie al pesto di fagiolini e patate. C’è poi chi la serve anche come birra da dessert, insieme a macedonie di frutta fresca di stagione o semplice, da sola.
La temperatura di servizio per tutte queste birre è di 10 C circa, vanno gustata fresche  per apprezzarle al meglio. Io non la servo nei classici bicchieri lunghi ma nei calici di cristallo, i classici tulipani un po’ ampi per i rossi giovani: la schiuma resterà abbondante e pannosa, e i profumi si sprigioneranno così in tutta la loro freschissima intensità.